
Dai processi alle competenze
L’architettura dell’impianto organizzativo realizzata con criteri oggettivi
Metodiche organizzative, Organizzazione
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Italiano
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Sappiamo che il successo duraturo si ottiene con una struttura organizzativa che abbia obiettivi, strategia e tattica operativa ben determinati. È possibile fare in modo che questi fattori rilevanti non passino mai in sottordine rispetto a reattività, istinto, approssimazione?
La domanda iniziale può apparire retorica ma la realtà di moltissime Organizzazioni evidenzia quanto possa essere opportuna.
Ogni Organizzazione, che si tratti di un’azienda produttiva, azienda di servizi, studio professionale, attività commerciale, associazione, ecc., nasce da un’idea e da un’iniziativa originali. Nel corso del tempo si amplia e si modifica, adattando la propria struttura non solo a esigenze esterne ma, spesso, anche a condizionamenti interni quali: ricambi generazionali, competenze disponibili, resistenze al cambiamento.
In altri termini viene seguito un percorso organizzativo di tipo estemporaneo invece che pianificato nell’ottica del costante miglioramento di efficacia ed efficienza.
Esiste una logica che può guidarci nell’impostazione di un percorso pianificato? Sicuramente è possibile stabilire con sicurezza gli elementi cardine di un’organizzazione:
- i processi necessari;
- i ruoli per realizzare i processi;
- le mansioni caratterizzanti i ruoli;
- le competenze necessarie e disponibili per svolgere i ruoli
arrivando, in tal modo, al cardine di ogni attività, ossia le competenze.
Misurazione delle competenze
Mappe per raggiungere i risultati
Come possiamo concretizzare questi quattro elementi cardine? Utilizziamo due strumenti:
- Le mappe per raggiungere i risultati: processi, ruoli, mansioni (Metodiche organizzative)
- Misurazione delle competenze (Crescita delle persone)