
Il Teorema di Pitagora della comunicazione
Escursione nelle “formule” per costruire la comunicazione
Capitale umano
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FORMED
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Italiano
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Descrizione
Quanto siamo soddisfatti della nostra capacità di comunicare? Siamo sicuri che una buona comunicazione sia tutta frutto di doti naturali? E se potessimo trasformare la comunicazione da improvvisazione a metodo?
Comunicare è l’attività prevalente che svolgiamo ogni giorno, sia nell’ambito professionale sia nell’ambito personale.
Come ci succede per tutte le attività abituali, soprattutto per quelle che si sviluppano sin dall’inizio della vita, abbiamo la tendenza ad affidarci alle doti naturali, all’istinto, all’improvvisazione. Ci è difficile renderci conto che la comunicazione, proprio in quanto attività prevalente, può e perciò deve essere perfezionata con un’adeguata preparazione.
Possiamo essere bravissimi a fare qualsiasi cosa, ma se non siamo in grado di comprendere e farci comprendere bene vanifichiamo gran parte delle abilità.
Nel binomio “comprendere e farsi comprendere” i due termini sono indissolubili e il secondo ha tanto maggiori probabilità di riuscita quanto più successo ha il primo.
La “geometria” del percorso di andata e ritorno tra i due vertici della comunicazione (chi comunica e chi riceve la comunicazione) può essere affidata al caso, con il rischio di onerose dispersioni, oppure può essere ispirata a una logica di ispirazione geometrica che ne garantisca l’effettiva incisività.
Il teorema di Pitagora ci fa da ispirazione poiché, con la sua duplice espressione di geometria e formula matematica, ci suggerisce come “disegnare” il miglior percorso comunicativo offrendoci l’opportunità di impostare le modalità (formule) per tradurlo in pratica con una preparazione strutturata e rigorosa.